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Fabbisogni nutrizionali del cane e del gatto: accrescimento

  • Disciplina: Alimentazione
  • Specie: Cane e Gatto

Dopo la nascita l’animale manifesta, in un definito intervallo di tempo, un incremento della massa dell’organismo. Tale fenomeno è accompagnato da un processo di differenziazione e di evoluzione della forma e della struttura dei vari organi ed apparati: di conseguenza le varie parti del corpo crescono in diversa misura, sicchè le proporzioni tra esse cambiano man mano che l’animale si avvicina alla maturità.

Per ogni specie e razza, come per ogni individuo, esistono una dimensione propria del soggetto allo stato adulto e, entro certi margini, una caratteristica velocità di accrescimento. Un’alimentazione adeguata permette all’animale di raggiungere le dimensioni che gli consentono le sue potenzialità genetiche. Un accrescimento ottimale comporta un di più rispetto al raggiungimento della dimensione adeguata, in quanto deve dare luogo a soggetti adulti sani e capaci di riprodursi(1). Questo aspetto è di fondamentale importanza in quanto la sensibilità dell’organismo in accrescimento agli squilibri ed alle carenze alimentari è molto più elevata che nei soggetti adulti: di qui la particolare attenzione richiesta nella realizzazione di programmi alimentari per cuccioli. Inoltre, i giovani, a fronte di fabbisogni elevati dettati dal ritmo di accrescimento, dispongono in genere di scarse riserve di energia e nutrienti. Il sesso, l’alimentazione, la genetica e le variabili ambientali influenzano l’andamento della curva di accrescimento e la composizione corporea.

La velocità di accrescimento è massima nel periodo di vita che va dalla nascita allo svezzamento e gradualmente decresce sino alla pubertà; tale declino si fa progressivamente più pronunciato dopo la pubertà fino all’arresto dell’accrescimento con il raggiungimento dell’età adulta; il tempo impiegato per questo processo è, generalmente, direttamente proporzionale a quella che sarà la mole del cane adulto.

Il cucciolo neonato, per gli elevati fabbisogni in rapporto alla capacità del digerente, richiede obbligatoriamente alimenti altamente digeribili (colostro, latte e sostitutivi). Poiché la composizione dell’organismo animale varia nel corso dell’accrescimento (diminuisce notevolmente il contenuto di acqua, in minor misura quello di proteine mentre si accresce il tenore di grasso), ne deriva che la domanda delle sostanze alimentari richieste per realizzare l’incremento di peso si modifica nel tempo in rapporto alla velocità di accrescimento ed alla composizione dell’incremento di peso realizzato.

Si è già detto quanto pericolosi siano gli squilibri e le deficienze alimentari per i cuccioli in accrescimento specialmente se questi appartengono a razze di taglia grande. I cuccioli appartenenti a tali razze hanno una maggiore predisposizione allo sviluppo di patologie ortopediche se la loro alimentazione è caratterizzata da eccessiva o carente somministrazione di energia, vitamina D, calcio, fosforo o squilibri negli apporti di calcio e fosforo(2).

Pertanto, nei cuccioli in accrescimento riveste un’importanza fondamentale il calcolo dei fabbisogni energetici in modo da non incorrere in eccessi. Come regola di base è importante considerare che è stato dimostrato che la carente somministrazione energetica determina un rallentamento del ritmo di crescita perciò il peso da adulto viene raggiunto più lentamente ma, una volta raggiunto, è uguale a quello dei cani che invece hanno avuto un’alimentazione più ricca di energia. Al contrario, l’eccesso di somministrazione energetica è responsabile dello sviluppo di patologie scheletriche(5,6). Le modalità di calcolo dei fabbisogni energetici proposte dai vari autori forniscono risultati non sempre sovrapponibili, ma consentono comunque di ottenere risultati soddisfacenti(4,7,8). I dati necessari al calcolo dei fabbisogni sono i seguenti:

  • peso attuale del cucciolo;
  • peso orientativo del cane ad accrescimento completato (si può utilizzare il peso dei genitori o il peso medio della razza);
  • coefficienti di moltiplicazione del peso metabolico che variano a seconda della fase di accrescimento (Tab.1)

Tab.1: Evoluzione dei fabbisogni energetici nel corso della crescita del cane

Periodo accrescimento
(in % del peso da adulto)

Fattori di moltiplicazione*

< 40%

265

40-45%

230

50-69%

200

70-79%

180

80-99%

160

Adulto

132

* Fattori di moltiplicazione del peso metabolico (Peso vivo0,75) da utilizzare per ottenere il fabbisogno energetico.


Per quanto riguarda il gatto, la minore variabilità di taglia di questa specie semplifica il calcolo dei fabbisogni energetici. E’ però importante ricordare che i dati disponibili relativi a razze con un peso da adulto elevato (es. Maine Coon) sono, ad oggi, ridotti. In generale si può considerare di fornire 200 kcal/kg di peso vivo dallo svezzamento fino al 10° mese e poi passare ad un razionamento secondo i fabbisogni di mantenimento(9).

La Tabella 2 e Tabella 4 riportano i livelli minimi degli altri principi nutritivi stabiliti per l’accrescimento dall’AAFCO. Per i livelli massimi si può fare riferimento ai fabbisogni di Mantenimento. Considerata la predisposizione dei cuccioli appartenenti alle razze di taglia grande allo sviluppo di patologie ortopediche, esistono dei fabbisogni di principi nutritivi specifici per tali razze e sono riassunti nella Tabella 3.

Tab. 3: Livelli di principi nutritivi raccomandati per la crescita dei cani di taglia grande (per 1000 Kcal di energia metabolizzabile o su kg di sostanza secca)(4).

Nutriente

Su 1000 Kcal EM

Su Kg di SS

Proteine (g)

63-120

250-480

Grassi (g)

23-55

92-220

Ac. Linoleico (g)

2,9

12,6

Carboidrati (g)

25-75

100-300

Fibre alim. (g)

10-20

40-80

Calcio (g)

3-5

12-20

Fosforo (g)

2,3-4,0

9,0-16,0

Rame (mg)

2,1-71,0

8,0-284,0

Iodio (mg)

0,4-14,0

1,7-56,0

Vitamina A (UI)

1429

5700

Vitamina D (UI)

143-1400

570-5600


Bibliografia

  1. Ladetto G. Dispense di Nutrizione ed Alimentazione Animale. CUSL Facoltà di Medicina Veterinaria di Torino (2002).
  2. Hazewinkel HAW. Nutrition in orthopedics. In: Disease mechanisms in small animal surgery (1993); Bojrab MS ed (2nd ed). Lea & Febiger, Philadelphia (USA): 1117-1128.
  3. Association of American Feed Control Officials. Official Publication, 1999; 122-144
  4. Biourge V., Sergheraent L., Pibot P. -Nutrition et croissance du chiot- Besoins particuliers des grandes races. Rec. Med. Vet., 1996, 172, 485-493.
  5. Hazewinkel HAW- Skeletal disease. In « the Waltham Book of Clinical Nutrition of the dog and cat» Wills JM & Simpson K. W. Eds. Pergamon Press: Oxford. 1994, 395-424.
  6. Kallfelz FA. e Dzanis DA.- Overnutrition: an epidemic problem in pet animal practice. Vet. Clin. North Am. Sm. An. Pract., 1989, 19 (3), 433-436.
  7. National Research Council - Nutrient requirements of dogs . Washington DC: National Academy Press, 1985.
  8. Paragon G., Grandjean D - Elaboration du plan de rationnament du chiot . Rec. Med. Vet. 1996, 172, 511-518.
  9. Gross KL, Becvarova I, Debraekeleer J. Feeding growing kittens:postweaning to adulthood. In: Small Animal Clinical Nutrition 5th Ed. Topeka (KA): Mark Morris Institute, 2010; 49-105.
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