Termine

Disciplina

Specie

Utenti
12932
Schede
518

Chilotorace nel cane e nel gatto

  • Disciplina: Chirurgia
  • Specie: Cane e Gatto

Per chilotorace si intende l’accumulo di chilo (cioè di linfa) in cavità pleurica. In condizioni normali, la linfa transita nella cisterna del chilo (retroperitoneale, ventrale alle prime vertebre lombari e mediale all’ilo del rene sinistro), fluisce nel dotto toracico (dorsale all’aorta) e termina, con una o più branche, in vena cava craniale o in un suo ramo tributario. Si tratta di una patologia debilitante relativamente rara, sia nel cane sia nel gatto. Le cause conosciute sono riportate in Tabella 1 5,7-10,12,15,17,21-26,33,39,47,50. Quando tutte le potenziali cause note sono escluse, il chilotorace è definito idiopatico (CI); quest’ultimo è associato a linfangectasia toracica. Predisposizione per il CI è suggerita per Levriero afgano e gatti orientali.

  • Malattie cardiache congenite (ad es. tetralogia di Fallot, displasia tricuspidale, cor triatriatum destro, ventricolo destro bipartito)
  • Alterazioni congenite del dotto toracico
  • Cardiomiopatie acquisite e insufficienza cardiaca destra
  • Malattie del pericardio (inclusi i versamenti)
  • Ostruzione della vena cava craniale o della vena giugulare
  • Ernia diaframmatica e peritoneopericardica
  • Masse occupanti spazio nel mediastino anteriore (soprattutto linfoma e timoma ma anche tumori della base del cuore)
  • Torsione di lobi polmonari
  • Granulomi fungini
  • Corpi estranei
  • Rottura traumatica o iatrogena del dotto toracico – può guarire spontaneamente
  • Linfangectasia sistemica
  • Chilopericardio primario, poi chilotorace
  • Filariosi nel gatto
  • Idiopatico (se nessuna causa è identificata). È la causa più frequente

Tabella 1. Possibili cause di chilotorace

SEGNI CLINICI E DIAGNOSI
In presentazione, eventualmente in emergenza nei casi di accumulo cospicuo di linfa, i segni clinici sono: tachipnea, respiro superficiale e addominale, fino anche a dispnea con cianosi. Il proprietario può inoltre riportare tosse comparsa da un periodo variabile. Tali segni sono giustificati, oltre che dall’accumulo intrapleurico di chilo, anche dalla sierosite fibrinosa (pleure, pericardio) causata dalla presenza stessa della linfa. L’ispessimento pleurico può ulteriormente limitare l’escursione polmonare e rappresentare un fattore prognostico negativo; l’ispessimento pericardico, a sua volta, può rappresentare, se presente, un impedimento al normale riempimento diastolico determinando in ultimo ipertensione venosa e conseguentemente linfatica.
Come in tutti i casi di raccolta pleurica, sia i rumori respiratori sia quelli cardiaci sono attutiti; l’accumulo di liquido può inoltre delineare sul torace, alla percussione, una linea orizzontale nell’animale in stazione o in decubito sternale al di sopra della quale, all’auscultazione, si può rilevare rinforzo respiratorio (compensatorio). Segni più specifici possono essere eventualmente conseguenti alla malattia sottostante (vedi Tab. 1).
La diagnosi certa di raccolta liquida pleurica è ottenuta mediante 1) esame radiografico nelle due proiezioni standard (laterale e dorsoventrale) (Figg. 1 A e B) e 2) toracentesi diretta o, preferibilmente, ecoguidata. Il drenaggio ecoguidato della cavità pleurica è utile se la raccolta di liquido è cospicua e il deficit respiratorio grave. In tale evenienza è opportuna anche l’erogazione contestuale di ossigeno. Gli obiettivi del drenaggio sono: a) consentire una maggior espansione polmonare dando così sollievo all’animale, b) rilevare le caratteristiche del liquido e c) visualizzare eventuali lesioni intratoraciche, prima non visibili per la presenza del liquido, con un esame radiografico post-drenaggio.
Il liquido prelevato per centesi, nella maggior parte dei casi, è bianco lattiginoso (Fig. 2 - da non confondere con essudato purulento – piotorace - che spesso, però, è lievemente più verdastro e maleodorante). Dopo centesi il liquido prelevato è inviato al laboratorio per accertamenti citologici e biochimici. Il chilo è un trasudato modificato con proteine > 2,5 g/dL e variabile quantità di cellule nucleate (soprattutto linfociti e neutrofili integri ma anche macrofagi e cellule mesoteliali) ed eritrociti (anche derivanti dalla stessa centesi). Il contenuto in trigliceridi è elevato (superiore a quello sierico) mentre è ridotto, rispetto alla concentrazione sierica, quello in colesterolo (diagnosi differenziale con il pseudochilo); nel chilo, il rapporto colesterolo/trigliceridi è < 1. Eventuali colorazioni specifiche per i grassi (nero di Sudan che colora i chilomicroni) sono positive.




Nel chilotorace idiopatico, gli esiti degli esami del sangue (emocromocitometrico e biochimico) sono in genere aspecifici. Sono talvolta rilevabili lieve anemia, linfopenia, alterazioni elettrolitiche (iperkaliemia, iponatrenia) e ipoproteinemia, specie in caso di toracentesi ripetute. In tal caso coesistono spesso dimagrimento e debilitazione variabili. Nei gatti è consigliabile valutare anche lo stato FIV/FeLV. Alterazioni più marcate e/o maggiormente specifiche possono essere presenti in caso di chilotorace non idiopatico (vedi Tab. 1).
L’esame radiografico post-centesi nelle due proiezioni standard può rilevare la presenza di addensamenti nel mediastino anteriore, eventuali alterazioni del profilo cardiaco, ernie, addensamenti polmonari anomali, ecc. (vedi Tab. 1).
Il protocollo diagnostico prevede inoltre: a) ecocardiografia per escludere malattie cardiache congenite o acquisite, tumori alla base del cuore, versamento pericardico associato o meno a ispessimento del pericardio stesso e pericarditi costrittive, e b) esame ecografico del mediastino anteriore per valutare la presenza o meno di masse mediastiniche (linfoma, timoma, carcinomi ectopici di tiroide o paratiroide, ecc.) e di procedere, se possibile, a biopsia con ago sottile.

TRATTAMENTO
La decisione di applicare o meno il tubo toracostomico è influenzata da 1) tasso di accumulo di chilo nel cavo pleurico, 2) eventuale malattia sottostante (trattabile o meno), 3) depauperamento progressivo del paziente a seguito del continuo drenaggio e 4) difficoltà o meno di gestione del paziente. Va sottolineato che, in caso di chilotorace, sarebbe comunque necessario applicarlo bilateralmente considerato che l’ispessimento delle sierose mediastiniche (Fig. 3), in condizioni normali “permeabili” ad aria e fluidi non densi, in molti casi non consentirebbe di drenare entrambi gli emitoraci. In genere comunque il tubo toracostomico non è applicato a meno che non sia stato dimostrato che il versamento è causato da una lacerazione iatrogena/traumatica del dotto toracico. In tal caso, dopo applicazione del tubo toracostomico, la guarigione avviene in genere in 1-2 settimane29.
Mentre nei casi a eziologia nota il trattamento è indirizzato alla patologia sottostante (ad es. escissione di masse mediastiniche – Figg. 4 A e B, erniorrafia, pericardiectomia, lobectomia polmonare, ecc.), in caso di CI le diverse procedure chirurgiche adottabili (nessuna definitivamente curativa) sono rivolte a risolvere esclusivamente l’effusione chilosa mediante induzione di un drenaggio linfatico alternativo.




Il trattamento medico del CI (da protrarsi per almeno 3-4 settimane) si basa su diete a basso tenore di grassi, toracentesi ripetute e sulla somministrazione di rutina e/o di octreotide34,51. L’efficacia della terapia medica è solo occasionale8,27,51 e la chirurgia rappresenta l’opzione terapeutica di scelta. Trattamenti quali shunt pleuroperitoneale42,45, pleurodesi1,8,30,36, embolizzazione del dotto toracico con cianoacrilato41, fenestratura diaframmatica e scleroterapia (pleurodesi), sono solo occasionalmente utilizzati in medicina veterinaria16.

Gli interventi chirurgici in grado di indurre un drenaggio linfatico alternativo nel sistema venoso sono:

  • legatura pre-diaframmatica del dotto toracico con filo di seta (Figg. 5 A, B e C) o clip vascolari. La sua visualizzazione può essere facilitata mediante linfangiografia, pre- o intra-operatoria, usando un mezzo di contrasto iodato o una piccola quantità di blu di metilene (Fig. 6), più spesso iniettato in un linfatico mesenterico3,4,6,8,20,22,25,33 o in un linfonodo popliteo18,40. Per facilitare la visualizzazione e la cateterizzazione di un vaso mesenterico (Fig. 7) è opportuno alimentare l’animale per almeno 24 ore con diete ricche di grassi in modo da rendere tali vasi evidenti. L’identificazione del dotto può essere diretta, cioè intraoperatoria (Fig. 8), radiografica o con tomografia assiale computerizzata19,31; la legatura selettiva può coinvolgere solo questa struttura o anche i suoi rami anomali, eccezionalmente presenti anche ventralmente all’aorta. Una linfangiografia post-legatura che confermi la completa occlusione può essere d’aiuto;






  • Al fine di abbreviare i tempi di anestesia, una procedura alternativa prevede lo scollamento per via smussa e la legatura en bloc di tutto ciò che è dorsale all’aorta, comprendendo quindi anche la vena azigos e le eventuali branche aberranti del dotto toracico, evitando però il tronco simpatico (Video 1). In tale caso non è necessario ricorrere a linfangiografia preoperatoria11,38,52;

  • pericardiectomia subfrenica (Figg. 9 A e B ), in genere eseguita in associazione alla legatura del dotto toracico, al fine di favorire il flusso linfatico in vena cava craniale25. La pericardiectomia trova anche giustificazione razionale nei casi di ispessimento/costrizione pericardica12;


 ablazione della cisterna del chilo (anche associata a linfangiografia mesenterica per meglio visualizzarla (Figg. 10 a e B). Sino ad ora è stata considerata come procedura “di salvataggio” dopo fallimento delle tecniche precedenti28,44,46;

  • legatura del dotto e pericardiectomia sono eseguibili anche per via toracoscopica2,43 (Fig. 11)  (Video 2);



  • omentalizzazione dello spazio pleurico (per via trans-diaframmatica – Figg. 12 A, B e C - o trans-costale, in quest’ultimo caso dopo aver transitato attraverso opportuni tunnel sottocutanei). Allo stato attuale non è di norma consigliabile come opzione di prima scelta11,14,35,53; è inoltre da considerare che i vasi linfatici omentali terminano comunque nel dotto toracico;



  • se opportuno, singoli lobi polmonari possono essere rimossi se consolidati (Fig. 13);
  • l’approccio chirurgico può essere tramite doppia toracotomia laterale (5° spazio per pericardio e 9°-10 per dotto toracico, a destra nel cane e a sinistra nel gatto), paracostale [per dotto e cisterna del chilo48], o sternotomico14;
  • prima di concludere la chirurgia, è bene posizionare un tubo toracostomico per monitorare l’andamento della patologia (Fig. 14); in genere questo deve essere rimosso entro massimo 7-10 giorni.


Risultati della chirurgia

  • La risoluzione del versamento chiloso può essere rapida (entro uno - pochi giorni); in altri casi il versamento può protrarsi per un tempo variabile o continuare in forma di raccolta non chilosa siero-emorragica, anche in questo caso per un tempo variabile;
  • la risoluzione del versamento chiloso dopo legatura selettiva (post-linfangiografia) del dotto toracico (associata o meno a ablazione della cisterna del chilo) varia tra il 20% e l’80%2,6,8,21,25,26,32,46,50;
  • la legatura selettiva del dotto toracico associata a pericardiectomia consente la  risoluzione del versamento nell’80-100%  dei cani e 75-80% dei gatti2,13,25;
  • la sola legatura en bloc (non selettiva, cioè non preceduta da linfangiografia al fine di abbreviare i tempi operatori) esita nella risoluzione del CI nel 50% dei casi6,38,52. Se associata a pericardiectomia subfrenica, la risoluzione a lungo termine è dell’80%  nel cane e del 75% nel gatto11;
  • la contestuale omentalizzazione pleurica al momento non sembra migliorare le percentuali di successo11,49;
  • in caso di fallimento delle procedure elencate è proponibile l’ablazione della cisterna del chilo11 e/o l’omentalizzazione;
  • in lavori più recenti si propone come prima scelta la legatura del dotto e la contemporanea ablazione della cisterna37,48.

Bibliografia


  1. Adler, R.H., Levinsky, L., 1978. Persistent chylothorax: Treatment by talc pleurodesis. The Journal of Thoracic and Cardiovascular Surgery 76, 859-864, 1978
  2. Allman, D.A., Radlinsky, M.G., Ralph, A.G., Rawlings, C.A., 2010. Thoracoscopic Thoracic Duct Ligation and Thoracoscopic Pericardectomy for Treatment of Chylothorax in Dogs. Veterinary Surgery 39, 21-27.
  3. Birchard, S.J., Cantwell, H.D., Bright, R.M., 1982. Lymphangiography and ligation of the canine thoracic duct: a study in normal dogs and three dogs with chylothorax. Journal of the American Animal Hospital Association 18,769–777.
  4. Birchard, S.J., Smeak, D.D., Fossum, T.W., 1988. Results of thoracic duct ligation in dogs with chylothorax. Journal of the American Veterinary Medical Association  163, 68-71.
  5. Birchard S.J., Bilbrey S.A., 1990. Chylothorax associated with dirofilariasis in a cat Journal of the American Veterinary Medical Association 197(4):507-9
  6. Birchard, S.J., McLoughlin, M.A., Smeak, D.D., 1995. Chylothorax in the dog and cat: a review. Lymphology28:64-72, 1995
  7. Birchard, S.J., Smeak, D.D., McLoughlin, M.A. 1998 Treatment of idiopathic chylothorax in dogs and cats. Journal of the American Veterinary Medical Association 212, 652-657.
  8. Bilbery, S.A., Birchard, S.J., 1994. Pulmonary lymphatics in dogs with experimentally induced chylothorax. Journal of the American Animal Hospital Association 30, 86–91.
  9. Boston, S.E., Moes, N.M., Martin, D.M., 2006. Idiopathic primary chylopericardium in a dog. Journal of the American Veterinary Medical Association 229, 1930-1933
  10. Bracha S, Caron I, Holmberg DL, O'Grady MR, O'Sullivan LM, Brisson BA, Stalker MJ., 2009. Ectopic thyroid carcinoma causing right ventricular outflow tract obstruction in a dog. J Am Anim Hosp Assoc.45(3):138-41.
  11. Bussadori R., Provera A., Martano M., Morello E., Gonzalo-Orden J.M., Giuseppe La Rosa, Nicoli S., Repetto S.M., Zabarino S., Buracco P. Pleural omentalisation with en bloc ligation of the thoracic duct and pericardiectomy for idiopathic chylothorax in nine dogs and four cats. The Veterinary Journal 188(2):234-6, 2011.
  12. Campbell, S.L., Forrester, S.D., Johnston, S.A., Jacobson, J:D., Moon, M.L., 1995: Chylothorax associatedwith constrictive pericarditis in a dog. Journal of the American Veterinary Medical Association 206, 1561-1564
  13. Carobbi B, White RA, RomanelliG., 2008. Treatment of idiopathic chylothorax in 14 dogs by ligation of the thoracic duct and partial pericardiectomy. Vet Rec.2008 163(25):743-5.
  14. da Silva CA, Monnet E., 2011. Long-term outcome of dogs treated surgically for idiopathic chylothorax: 11 cases (1995-2009). J Am Vet Med Assoc.239(1):107-13.
  15. Diana  A., Guglielmini C., Acocella F., Cipone M., 2009. Chylothoraxassociated with tricuspid dysplasia and atrial septal defect in a bullmastiff. J Am Anim Hosp Assoc.45(2):78-83.
  16. Doiguchi, O., Doiguchi, M., 2004. Effects of OK-432 treatment on the idiopathic chylothorax of a dog. Journal of the Japan Veterinary Medical Association 57, 381-385.
  17. Donahoe JM, Kneller SK, Thompson PE. Chylothoraxsubsequent to infection of cats with Dirofilaria immitis.J Am Vet Med Assoc. 1974 Jun 1;164(11):1107-10.
  18. Enwiller, T.M., Radlinsky, M.G., Mason, D.E., Roush J.K., 2003. Popliteal and mesenteric lymph node injection with methylene blue for coloration of the thoracic duct in dogs. Veterinary Surgery 32, 359-364.
  19. Esterline, M.L., Radlinsky, M.G., Biller, D.S., Mason, D.E., Roush, J.K., Cash, W.C., 2005.  Comparison of radiographic and computed tomography lymphangiography for identification of the canine thoracic duct. Veterinary Radiology & Ultrasound46, 391-5.
  20. Fossum, T.W., Birchard, S.J., 1986. Lymphangiographic evaluation of experimentally induced chylothorax after ligation of the cranial vena cava in dogs. American Journal of Veterinary Research47, 967-971.
  21. Fossum, T.W., Birchard, S.J., Jacobs, R.M., 1986a. Chylothorax in 34 dogs. Journal of American Veterinary Medical Association 188, 1315-1318.
  22. Fossum, T.W., Forrester, S.D., Swenson, C.L., Miller, M.W., Cohen, N.D., Boothe, H.W., Birchard, S.J., 1991. Chylothorax in cats: 37 cases (1969-1989). Journal of the American Veterinary Medical Association 198, 672-678.
  23. Fossum, T.W., Evering, W.N., Miller, M.W., Forrester, S.D., Palmer, D.R., Hodges, C.C., 1992.Severe bilateral fibrosing pleuritis associated with chronic chylothorax in five cats and two dogs. Journal of the American Veterinary Medical Association 201, 317-324.
  24. Fossum, T.W., Miller, M.W., Rogers, K.S., Bonagura, J.D., Meurs, K.M., 1994. Chylothorax associated with right-sided heart failure in five cats. Journal of the American Veterinary Medical Association204, 84-89.
  25. Fossum, T.W., Mertens, M.M., Miller, M.W., Peacock, J.T., Saunders, A., Gordon, S., Pahl, G., Makarski, L.A., Bahr, A., Hobson, P.H., 2004. Thoracic duct ligation and pericardectomy for treatment of idiopathic chylothorax. Journal of Veterinary Internal Medicine 18, 307-310.
  26. Fossum, T.W., 2009. Chylothorax: When surgery is indicated? In: Proceedings of the 18th Annual Scientific Meeting of the European College of Veterinary Surgeons, Nantes,France, pp 473-477
  27. Gould, L., 2004. The medical management of idiopathic chylothorax in a domestic long-haired cat. The Canadian Veterinary Journal 45, 51-4.
  28. Hayashi, K., Sicard, G., Gellasch, K., Frank, J.D., Hardie, R.J., McAnulty, J.F., 2005. Cisterna chili ablation with thoracic duct ligation for chylothorax: results in eight dogs. Veterinary Surgery 34, 519-523.
  29. Hodges CC, Fossum TW, Evering WL, 1993. Evaluation of thoracic duct healing after experimental laceration and transection. Veterinary Surgery 22:431, 1993.
  30. Jerram, R.M., Fossum, T.W., Berridge, B.R., 1999. The efficacy of mechanical abrasion and talc slurry as methods of pleurodesis in normal dogs. Veterinary Surgery 28, 322-332.
  31. Johnson, E.G., Wisner, E.R., Kyles, A., Koehler, C., Marks, S.L., 2009. Computed tomographic lymphography of the thoracic duct by mesenteric lymph node injection. Veterinary Surgery 38, 361-367.
  32. Kagan, K.G., Breznock, E.M., 1979. Variations in the canine thoracic duct system and the effects of surgical occlusion demonstrated by rapid aqueous lymphography, using an intestinal lymphatic trunk. American Journal of Veterinary Research 40, 948–958.
  33. Kerpsack, S.J., McLoughlin, M.A., Birchard S.J., Smeak, D.D., Biller, D.S., 1994. Evaluation of mesenteric lymphangiography and thoracic duct ligation in cats with chylothorax: 19 cases (1987-1992). Journal of Veterinary Internal Medicine 205: 711-715.
  34. Kopko, S.H., 2005. The use of rutin in a cat with idiopathic chylothorax. The Canadian Veterinary Journal 46, 729-731.
  35. Lafond, E., Weirich, W.E., Salisbury, S.K., 2002. Omentalization of the thorax for treatment of idiopathic chylothorax with constrictive pleuritis in a cat. Journal of the American Animal Hospital Association 38, 74-78.
  36. Laing, E.J., Norris, A.M., 1986. Pleurodesis as a treatment for pleural effusion in the dog. Journal of the American Animal Hospital Association 22, 193–196, 1986.
  37. McAnulty JF., 2011. Prospective comparison of cisterna chyli ablation to pericardectomy for treatment of spontaneously occurring idiopathic chylothorax in the dog. Vet Surg.40(8):926-34.
  38. Monnet, E., 2003. Pleura and pleural space. In: Slatter, D. (Ed.), Textbook of Small Animal Surgery(third edition), Vol. 1. Saunders, PhiladelphiaPA, USA, pp. 387-405
  39. Mulz JM, Kraus MS, Thompson M, Flanders JA., 2010. Cranial vena caval syndrome secondary to central venous obstruction associated with a pacemaker lead in a dog. J Vet Cardiol.12(3):217-23.
  40. Naganobu, K., Ohigashi, Y., Akiyoshi, T., Hagio, M., Miyamoto, T., Yamaguchi, R., 2006. Lymphography of the thoracic duct by percutaneous injection of iohexol into the popliteal lymph node of dogs: experimental study and clinical application. Veterinary Surgery 35, 377-381.
  41. Pardo, A.D., Bright, R.M., Walker, M.A., Patton, C.S., 1989. Transcatheter thoracic duct embolization in the dog. An experimental study. Veterinary Surgery 18, 279-285
  42. Peterson, S.L., Pion, P.D., Breznock, E.M., 1989. Passive pleuroperitoneal drainage for management of chylothorax in two cats. Journal of the American Animal Hospital Association 25, 569–572
  43. Radlinsky, M.G., Mason, D.E., Biller, D.S., Olsen, D., 2002. Thoracoscopic visualization and ligation of the thoracic duct in dogs. Veterinary Surgery 31, 138-146.
  44. SchmiedtCW, Washabaugh KF, Rao DB, Stepien RL., 2009. Chylothorax associated with a congenital peritoneopericardial diaphragmatic hernia in a dog.Journal of the American Animal Hospital Association 45(3):134-7.
  45. Smeak, D.D., Birchard, S.J., McLoughlin, M.A., Lindsey, M.M., Holt, D.E., Caywood, D.D., Downs, M.O., 2001. Treatment of chronic pleural effusion with pleuroperitoneal shunts in dogs: 14 cases (1985-1999). Journal of Veterinary Internal Medicine 219: 1590-1597, 2001.
  46. Sicard, G.K., Waller, K.R., Mcanulty, J.F., 2005. The effect of cisterna chyli ablation combined with thoracic duct ligation on abdominal lymphatic drainage. Veterinary Surgery 34, 64-70
  47. Singh A, Brisson BA., 2010. Chylothorax associated with thrombosis of the cranial vena cava. Can Vet J.51(8):847-52.
  48. Staiger BA, Stanley BJ, McAnulty JF., 2011. Single paracostal approach to thoracic duct and cisterna chyli: experimental study and case series. Vet Surg.40(7):786-94.
  49. Stewart K, Padgett S., 2010. Chylothorax treated via thoracic duct ligation and omentalization. J Am Anim Hosp Assoc.46(5):312-7.
  50. Suter, P.F., 1984. Thoracic Radiography. In: Suter, P.F. (Ed.), A Text Atlas of Thoracic Diseases of the Dogs and Cats. Suter P.F.,Wettswill, Switzerland, p 723
  51. Thompson, M.S., Cohn, L.S., Jordan, R.C., 1999. Use of rutin for medical management of idiopathic chylothorax in four cats. Journal of American Veterinary Medical Association 215, 345–348.
  52. Viehoff,  F.W., Stokhof, A. A., 2003. En bloc ligatie van de ductus thoracicus bij twaalf honden met idiopatische chylothorax. Tijdschr Diergeneeskd128, 278-283.
  53. Williams, J.M., Niles, J.D., 1999. Use of omentum as a physiologic drain for treatment of chylothorax in a dog. Veterinary Surgery 28, 61-65.
SCIVAC

Novità editoriali

Eventi

Sponsorizzato da Advantix e Seresto
0
Shares

Like what you see?

Hit the buttons below to follow us, you won't regret it...

0
Shares