Comportamento eliminatorio del gatto: l’eliminazione inappropriata

  • Specie: Gatto

Il comportamento di minzione inappropriata comporta l’emissione in differenti punti dell’abitazione (anziché nella cassetta) d’importanti quantità di urina deposta in grandi pozze, su di un substrato orizzontale generalmente assorbente e “modificabile”. La sequenza di eliminazione è completa: il gatto esplora olfattivamente il substrato, scava con gli arti anteriori, gira su se stesso “accovacciandosi” progressivamente, svuota la vescica (mentre la coda è parallela al terreno) e ricopre gli escrementi dopo averli annusati. Secondo alcuni Autori è possibile individuare un comportamento di minzione inappropriata caratterizzato da svuotamento della vescica (a sequenza mantenuta, l’animale scava e copre) in postura quadrupedale (G. Landsberg). Secondo Crowell-Davis and Sung un gatto, in assenza di patologie a carico del comportamento di eliminazione, utilizza la cassetta circa cinque volte il giornomentre secondo D. Hortwitz, Y. Soulard and A. J. Castagna il piccolo felino si servirebbe della cassetta circa tre volte il giorno.

La raccolta anamnestica dovrebbe comprendere informazioni in relazione:

  • Alla frequenza e alla modalità di esecuzione del comportamento di minzione (per esempio il numero di episodi nella settimana, il comportamento è presente solo quando il proprietario si assenta per qualche giorno);
  • Al luogo interessato (per esempio l’urina è deposta solo in prossimità di una finestra);
  • Al/ ai substrati scelto/ i (per esempio il gatto elimina solo sui tappeti - l’informazione deve essere utilizzata per impostare un corretto approccio terapeutico collocando un materiale simile a quello preferito in una cassetta per poi coprirlo gradatamente con i granuli della lettiera -);
  • Alla postura realizzata dal gatto (per esempio accucciata o quadrupedale);
  • Alla quantità di urina emessa;
  • Alla sequenza del comportamento (per esempio il gatto annusa, scava prima di eliminare, cerca di coprire);
  • Al tempo dedicato allo svolgimento della sequenza (per esempio il gatto scava per circa di 4 secondi, si allontana rapidamente senza coprire le deiezioni);
  • Alle caratteristiche della lettiera utilizzata (per esempio il tipo di lettiera utilizzata, le eventuali modifiche del tipo di lettiera nel corso del tempo, il modello e la posizione della/ e casetta/ e);
  • Alla pulizia della lettiera e della cassetta;
  • Alle punizioni e alla risposta del gatto alle punizioni stesse;
  • All’anamnesi ambientale (per esempio la possibilità di accesso all’ambiente esterno, la visione di altri gatti dalle finestre o dal balcone, un trasloco, l’acquisto di nuovi mobili);
  • All’anamnesi sociale (per esempio la presenza di un comportamento di aggressione – anche solo minaccia - tra i gatti conviventi e tra i gatti e i componenti della famiglia, l’arrivo di un nuovo gatto nel quartiere o la nascita di un bambino in famiglia);
  • Al comportamento alimentare (per esempio il tipo di alimentazione per pianificare eventuali cambiamenti dietetici);
  • Al comportamento dipsico (è opportuno misurare la quantità di acqua assunta/ 24 ore dal gatto);
  • Al comportamento di marcatura (la deposizione di feromoni di identificazione di tipo F3 e F4, la marcatura con graffiature, la presenza di marcature urinarie);
  • L’anamnesi medica (i risultati di esami di laboratorio e delle visite cliniche condotte in precedenza).

Tutti i pazienti che mostrano deposizione di urina in luogo inappropriato devono essere sottoposti a un esame fisico completo. ll work-up diagnostico dovrebbe includere:

  • Esame chimico fisico delle urine (prelevate tramite cistocentesi);
  • Urinocoltura;
  • Emocromo e pannello biochimico (+ funzionalità della tiroide nei gatti anziani);
  • Diagnostica per immagini (radiografie, ecografia).

MINZIONE INAPPROPRIATA
Numerose patologie del comportamento e/o organiche possono essere alla base del sintomo minzione in luogo inappropriato. La maggior parte degli individui sceglie un substrato assorbente e “modificabile” in modo da poter mettere in atto la sequenza che caratterizza il comportamento. In seguito alle punizioni inferte dal proprietario (cogliendo l’animale sul fatto e/ o a posteriori) la preferenza di substrato potrebbe non apparire così evidente e la sequenza strumentalizzarsi.

Il comportamento di minzione inappropriata può essere presente fin dalla giovane età del gatto a causa delle non corrette condizioni di allevamento legate alla presenza di un numero insufficiente di cassette rispetto al numero degli animali o a una non corretta asportazione delle deiezioni. Il gatto elimina le deiezioni ovunque, non esiste una preferenza di substrato.

Un insufficiente apporto nutrizionale. (soprattutto proteico) intorno alla quarta – quinta settimana di età (insufficienti fonti alimentari disponibili) o patologie che interessano l’apparato digerente del gattino (per esempio la diarrea cronica dovuta a una elevata carica parassitaria) provocano l’alterazione del comportamento di eliminazione: il gattino non cerca un substrato specifico, non scava e non ricopre gli escrementi.

Il comportamento di eliminazione inappropriata può instaurarsi nel gattino anche in seguito al distacco precoce dalla madre poiché la scelta del luogo e la sequenza di eliminazione sono apprese dalla terza settimana di vita grazie all’imitazione del comportamento materno (Fig. 1).

Il comportamento di eliminazione inappropriata potrebbe anche manifestarsi all’improvviso in un gatto adulto che utilizzava correttamente la cassetta. Nella maggior parte dei casi è provocato dalla gestione non corretta della cassetta: le dimensioni ridotte, la disposizione nei pressi dell’area di alimentazione o in un luogo di passaggio (per esempio il corridoio), il numero delle cassette a proposito dei gatti presenti nell’abitazione, l’asportazione non quotidiana delle deiezioni, l’utilizzo di una lettiera polverosa, di pezzatura troppo piccola, troppo grande o profumata sono le cause più frequenti. La presenza di un deodorante ambientale nella stanza in cui sono collocate le cassette potrebbe essere implicata nella genesi del comportamento. Anche i bambini possono esserne causa (soprattutto di età compresa tra i nove mesi e i tre anni) o il cane della famiglia: frequentemente disturbano il gatto durante l’eliminazione nella cassetta ed il piccolo felino potrebbe essere indotto a scegliere altri luoghi. La diagnosi precoce permette il recupero dell’apprendimento grazie alla messa in atto della terapia comportamentale che consiste nell’attuazione di una corretta gestione delle risorse e all’utilizzo della terapia farmacologica quando è presente uno stato patologico (stato ansioso di tipo ansia intermittente). Le cassette, di dimensioni corrette, una in più rispetto al numero dei gatti presenti, devono essere collocate in una stanza tranquilla dell’abitazione (Fig. 2).

La lettiera sarà costituita da sepiolite di media pezzatura, non profumata e le deiezioni devono essere asportate più volte il giorno.
Il sintomo minzione inappropriata può essere presente innumerose malattie del comportamento come la Sindrome Ipersensibilità – Iperattività, la Sindrome da Privazione Sensoriale, l’Ansia da coabitazione e l’Invecchiamento patologico. Al fine di mettere in atto una terapia, è necessario emettere una diagnosi realizzando una visita comportamentale.

  • Deficit degli autocontrolli (Sindrome Ipersensibilità - Iperattività): il gatto non utilizza la cassetta poiché non è in grado di strutturare correttamente l’ambiente in cui vive suddividendolo in campi territoriali. Il piccolo felino affetto da questa patologia, non possiede una preferenza di substrato ma elimina là dove si trova. Alcuni individui scavano e coprono le deiezioni mentre altri mostrano una sequenza incompleta. Il gatto sferra morsi e graffi in occasione di ogni contatto fisico con il proprietario a causa dell’assenza del controllo del morso e della retrazione delle unghie.

  • Fobie semplici e complesse (Sindrome da Privazione Sensoriale): il gatto non è in grado di utilizzare la cassetta poiché rimane nascosto a lungo durante il giorno e la notte (Fig. 3).

    Il gattino affetto da questa patologia è allevato in un ambiente ipostimolante e presenta una socializzazione deficitaria agli esseri umani e/ o ai conspecifici associata a fobie multiple soprattutto riguardo a stimoli sonori. La fobia sociale comporta un evitamento, da parte del gattino, del contatto con qualsiasi essere umano e può sfociare in un comportamento di aggressione per paura e per irritazione. La tolleranza alla coabitazione con i componenti di altre specie, tra cui l’uomo, è strettamente dipendente dallo sviluppo comportamentale del gattino. La socializzazione primaria interspecifica si estende dalla seconda alla settima settimana di età circa e la semplice distribuzione del cibo non è sufficiente ad instaurare una corretta socializzazione alla specie umana. È sufficiente per evitare la reazione di fuga ma non per creare una relazione sociale. È opportuno ricordare che a parità di esperienze effettuate durante i periodi sensibili, in una cucciolata di più gattini, l’individualità di ognuno gioca un ruolo molto importante. In occasione del contatto fisico con il proprietario il piccolo mette in atto un comportamento di aggressione per irritazione da evitamento.In questa patologia l’acquisizione degli autocontrolli è corretta ma l’omeostasi sensoriale è deficitaria.

  • Ansia da coabitazione: il gatto è impossibilitato a utilizzare la cassetta poiché uno deigatti conviventi gliene impedisce l’accesso oppure mette in atto un comportamento di aggressione predatoria “ritualizzato” (agguato) a carico dell’individuo che esce dalla cassetta (Fig. 4).
    Il motivo della consultazione comportamentale è la comparsa di un comportamento di aggressione territoriale o da irritazione in un gruppo composto da due o più gatti. I soggetti in visita possono essere il gatto residente e un nuovo gatto oppure due o più gatti residenti che, all’improvviso non riescono più a convivere.

  • Invecchiamento patologico: il comportamento eliminatorio è caratterizzato dall’emissione di urina e feci in qualsiasi punto dell’abitazione a causa della perdita del corretto apprendimento secondaria al deficit cognitivo. Possono comparire anche marcature urinarie a sequenza semplificata: il gatto non ricerca uno specifico luogo, evacua una grande quantità di urina in posizione quadrupedale (il “petrissage” è assente) e si allontana rapidamente.

Le patologie organiche a carico dell’apparato urinario (per esempio FLUTD, cistiti interstiziali o emozionali), del tratto gastrointestinale, del sistema endocrino e del sistema muscolo-scheletrico (soprattutto nell’animale anziano) possono provocare la comparsa di un comportamento di minzione inappropriata. In caso di affezioni a carico dell’apparato urinario, l’urina è emessa in piccole quantità sia nella cassetta sia su supporti orizzontali (assorbenti e non): l’animale scava a lungo, si accovaccia ripetutamente e si allontana.Spesso il comportamento è accompagnato dall’emissione di vocalizzi a causa del dolore provato dall’animale durante la minzione. Inoltre il gatto potrebbe associare la sensazione dolorifica alla cassetta e continuare a eliminare in differenti luoghi dell’abitazione anche dopo la guarigione. Alcuni individui affetti da patologie delle vie urinarie possono svuotare la vescica assumendo postura quadrupedale (a sequenza a volte mantenuta e a volte no). In entrambi i casi non si tratta di una marcatura urinaria ma di una minzione inappropriata. In una ricerca condotta da D. Frank, il 20% dei gatti che presentavano il sintomo marcatura urinaria erano affetti da patologie a carico dell’apparato urogenitale.

In uno studio condotto da D. Horwitz nel 1997, quasi il 40% dei gatti riferiti per problemi comportamentali di tipo urinario è risultato avere una storia clinica di cistite e la maggior parte dei casi sottoposti a visita comportamentale a causa delle ricorrenti minzioni inappropriate presentavano FIC (Buffington et al., 1997, 1999). Le patologie organiche alla base di Pu/Pd possono dare vita al sintomo minzione inappropriata quando la gestione della cassetta non è realizzata in modo corretto. Il gatto elimina una imponente quantità di urina che bagna la maggior parte della lettiera. Quando è presente una sola cassetta, il piccolo felino potrebbe realizzare minzioni inappropriate in differenti punti dell’abitazione. Quando è presente una patologia organica, i sintomi comportamentali appaiono all’improvviso (nel giro di qualche giorno) e il gatto produce risposte comportamentali “incoerenti e illogiche” rispetto all’etogramma della specie. Inoltre, l’anamnesi non permette di evidenziare l’evoluzione dell’affezione comportamentale. In seguito alla visita comportamentale è possibile emettere solamente una diagnosi funzionale (presenza di uno stato patologico). È opportuno ricordare che il sistema endocrino e il sistema nervoso centrale sono profondamente legati a livello funzionale. L’alterazione prolungata dell’uno comporta inevitabilmente la disfunzione dell’altro: ad esempio uno stato ansioso di tipo ansia intermittente o permanente installato da molti anni e non trattato può provocare la modificazione della funzionalità tiroidea.

Le disendocrinie, l’insufficienza epatica e/o renale, le malattie infettive (come la Toxoplasmosi, la Leucemia Virale, l’Immunodeficienza Felina, le Peritonite Infettiva), le affezioni algogene croniche, i tumori che colpiscono il sistema nervoso centrale (soprattutto a carico del diencefalo e i meningiomi multipli) e la somministrazione prolungata di alcuni farmaci (come i corticosteroidi, i progestinici e i neurolettici sedativi o antiproduttivi) possono dare origine a uno stato depressivo cronico complicato da un processo d’involuzione. Frequentemente le patologie organiche, a causa dell’età avanzata del gatto, si sovrappongono all’Invecchiamento patologico complicandone ulteriormente il quadro sintomatologico. In questo caso è necessario eseguire sia un esame ematologico completo sia un esame della funzionalità tiroidea o surrenalica prima di somministrare una terapia farmacologica poiché lo psicotropo può modificare la secrezione ormonale.

Anche il medico veterinario può essere responsabile della comparsa del comportamento di minzione inappropriata a causa della non corretta informazione fornita al proprietario riguardo all’utilizzo della cassetta e ai metodi educativi (punizione quando l’animale è colto sul fatto/ punizione a posteriori – il proprietario deve mettere il naso del gatto nelle deiezioni -). Inoltre, il Medico potrebbe indurre la nascita del sintomo poiché compie una non corretta gestione della cassetta alla presenza di patologie organiche (per esempio Pu/Pd in assenza dell’aumento del numero delle cassette disponibili/ patologie a carico del sistema muscolo-scheletrico in assenza di una cassetta con accesso facilitato). Ospedalizzare un gatto senza collocare la cassetta o il luogo di riposo nella gabbia di degenza facilita la comparsa del sintomo (Fig. 5).

Nel primo caso il gatto potrebbe perdere la preferenza al substrato lettiera mentre nel secondo caso eliminerà nella cassetta riposando sopra le proprie deieizioni. Le modificazioni indotte nel comportamento eliminatorio potrebbero permanere anche dopo il rientro a casa. Inoltre, reintrodurre un gatto nel gruppo di appartenenza dopo un periodo di ospedalizzazione senza realizzare una valutazione comportamentale, potrebbe provocare un comportamento di aggressione nei confronti dell’individuo rimasto assente da parte dei gatti residenti.

TRATTAMENTO
Il trattamento della minzione inappropriata consiste nella gestione della toilette (cassetta e lettiera), dell’ambiente, nella feromonoterapia, nell’utilizzo della farmacoterapia (per trattare la malattia del comportamento e lo stato patologico che affliggono il paziente) e nella modificazione comportamentale.

Bibliografia


  1. N. Ogata, Y. Takeuchi, Studio clinico sull’utilizzo di un analogo del feromone felino nel controllo della marcatura urinaria del territorio da parte dei gatti Da: J. Vet. Med. Sci., 63 (2), 157 – 161, 2001
  2. D. S. Mills, J. C. White Follow up a lungo termine degli effetti di una terapia a base di feromone sul comportamento della marcatura urinaria nel gatto Da: Veternary Record, 147, 746 – 747, 2000
  3. D. S. Mills, C. B. Mills Valutazione di un nuovo metodo di rilascio di un analogo sintetico di un feromone felino per il controllo della marcatura urinaria del gatto Da: Veterinary  Record, 149, 197 – 199, 2001
  4. C. A. Griffith, E. S. Steigerwald, C. A. Tony Buffington Effetti di un feromone facciale sintetico sul comportamento dei gatti Da: J. A. V. M. A., 217, 8, 1154 – 1156, 2000
  5. D. A. Gunn-MooreA pilot study using synthetic feline facial pheromone for the management of feline idiopathic cystitisDa: Journal of Feline Medicine and Surgery (2004) 6, 133–138
  6. D. A. Gunn-Moore,Cistite Idiopatica Felina (FIC), pubblicato da Hill’s, 2009
  7. D.F. Frank ), H.N Erb, K.A. HouptUrine spraying in cats: presence of concurrent disease and effects of a pheromone treatmentDa: Applied Animal Behaviour Science 61 1999 263–272
  8. Jacqueline C. NeilsonThinking outside the box: feline elimination Da: Journal of Feline Medicine and Surgery (2004) 6, 5–11
  9. Jacqueline C. Neilson, DVMFeline House Soiling: Elimination and Marking BehaviorsDa: Clinical thecniques in samll animal practice
  10. Gary M. Landsberg, Andrea L. Wilson, Effects of Clomipramine on Cats Presented for Urine MarkingDa: J Am Anim Hosp Assoc 2005;41:3-11.
  11. D. Hortwitz, Y. Foulard, A. J. Castagna, Nutrition E n c y c l o p e d i a o f Feline Clinical, This book is reproduced in the IVIS website with the permission of Royal Canin, The feeling behavior of the cat
  12. L. J. Wright, C. Noonan, S. Ahumada, M. Á. Bullones Rodríguez, D. Buchwald, N.Afari,  Psychological distress in twins with urological symptoms, General Hospital Psychiatry 32 (2010) 262–267
  13. J. Curtis Nickel, Dean A. Tripp, M. Pontari,  R. Moldwin, R. Mayer, L. K. Carr,  R. Doggweiler, C. C. Yang,, N. Mishra and J. Nordling, Psychosocial Phenotyping in Women With Interstitial Cystitis/Painful Bladder Syndrome: A Case Control Study THE JOURNAL OF UROLOGY® Printed in U.S.A. Vol. 183, 167-172, January 2010
  14. Guida completa ai problemi comportamentali nel cane e nel gatto, Veterinary Medicine Resource Guide, Volume 1, Comprendere i normali comportamenti del gatto e prevenire l’insorgenza dei problemi comportamentali, K. Overall, pp 28 - 37
SCIVAC

Novità editoriali

Eventi

Sponsorizzato da Advantix e Seresto
0
Shares

Like what you see?

Hit the buttons below to follow us, you won't regret it...

0
Shares