Diarrea ed enteriti del criceto
- Disciplina: Medicina (ANIMALI ESOTICI)
- Specie: Criceto
L’enterite è un problema molto comune nei criceti. Una grave forma di enterite è l’ileite proliferativa, o “wet tail” (coda bagnata), alla quale è molto sensibile il criceto dorato, con una mortalità di circa il 90% dei soggetti colpiti. È causata dal batterio Lawsonia intracellularis, a diffusione oro-fecale. L’incidenza è maggiore tra i giovani di 3-8 settimane di età, e sembra che le varietà a pelo lungo siano più sensibili. Scarsa igiene, errori alimentari, stress e sovraffollamento sono fattori predisponenti.
I segni clinici comprendono diarrea acquosa che imbratta il pelo (da cui il nome “coda bagnata”), anoressia, posizione incurvata, letargia e morte in un paio di giorni. Nei casi meno acuti si può verificare peritonite, invaginamento o prolasso rettale. Alla palpazione si può avvertire un ispessimento delle anse intestinali. I segni clinici permettono di emettere una diagnosi di sospetto; la conferma si ha solo con l’esame istologico post mortem dell’intestino.
La terapia ha scarsa possibilità di successo. Si deve iniziare una terapia antibiotica immediata con tetracicline, neomicina (20 mg/kg) oppure con una combinazione enrofloxacina e trimetoprim-sulfa. Per via sottocutanea o intraperitoneale si iniettano dei liquidi quali Ringer lattato o soluzione fisiologica, ad una dose pari al 10% del peso corporeo. Si devono inoltre correggere i fattori ambientali predisponenti.
Altri batteri possono essere implicati nelle enteriti nel criceto. Clostridium piliforme, responsabile della malattia di Tyzzer, può dare diarrea acuta e morte. Si tratta di un batterio intracellulare obbligato che non può essere coltivato; la diagnosi si può eseguire solo con l’esame istologico post mortem. La terapia è analoga a quella della ileite porliferativa, ma anche in questo caso la mortalità è molto elevata.
Salmonella è raramente causa di diarrea nel criceto. Essendo una potenziale zoonosi viene consigliata la soppressione.