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Gestione del furetto

  • Disciplina: Biologia e gestione (ANIMALI ESOTICI)
  • Specie: Furetto

Il furetto (Mustela putorius furo) appartiene alla famiglia dei Mustelidi. Si ritiene che derivi dalla puzzola (Mustela putorius) di cui rappresenta la forma domestica. Allevato dall’uomo da almeno 2000 anni per essere impiegato nella caccia, il furetto dal punto di vista comportamentale è a tutti gli effetti un animale domestico, ben adattato alla convivenza con l’uomo. Il furetto è un animale solitamente docile il cui carattere vivace, giocherellone e molto affettuoso lo rende un ottimo animale da compagnia. Inoltre è pulito, silenzioso e di gestione relativamente facile, anche per la piccola taglia. La vita media è di 7-8 anni, ma può arrivare a 11. Mediamente, i furetti europei hanno un’aspettativa di vita maggiore di quelli americani.

COMPORTAMENTO
Il furetto è un animale vivace e curioso, generalmente docile (tuttavia alcuni soggetti possono essere mordaci, per problemi caratteriali o di precedenti maltrattamenti). Amano la compagnia delle persone e di altri furetti (Fig. 1), con cui interagiscono con il gioco e la ricerca di attenzioni. Questo mustelide è tendenzialmente crepuscolare, ma in casa tende ad adattare i suoi ritmi a quelli della famiglia. Normalmente il furetto è attivo per circa un quarto della giornata, e per il resto dorme. Ha un sonno molto profondo, tanto che a volte riesce difficile svegliarlo e il proprietario spaventato crede che l’animale stia male (Fig. 2).  Quando il furetto è lasciato libero va sempre sorvegliato con attenzione, mentre quando dorme è preferibile lasciarlo al sicuro nella gabbia. Un comportamento tipico consiste nel nascondere il cibo in diversi punti della casa, con il pericolo che vada a male senza che il proprietario se ne accorga. Il furetto è generalmente silenzioso; quando gioca può emettere dei sibili e dei versetti. Se prova dolore può gridare o lamentarsi.

GESTIONE DOMESTICA
Il furetto è un animale molto vivace e attivo, ama esplorare, correre, giocare e interagire con le persone, perciò non può rimanere rinchiuso costantemente in gabbia. La gabbia, tuttavia, è indispensabile però per limitare temporaneamente le attività del mustelide quando non può essere lasciato libero in sicurezza, o quando questo dorme per tenerlo al sicuro.
La gabbia deve essere molto ampia, a prova di fuga, robusta e facilmente lavabile. Il materiale migliore è l’acciaio; le dimensioni minime per una coppia di furetti devono essere di 1,5 m x 0,5 m x 0,5 m. Si possono utilizzare anche gabbie a sviluppo verticale, con più piani collegati da rampe o tunnel, per aumentarne lo spazio. Nella gabbia vanno collocati vari accessori, come una casetta o un’amaca (Fig. 3), dei tunnel, la vaschetta per i bisogni, il beverino, il recipiente del cibo. La maggior parte dei furetti può essere facilmente addestrata ad utilizzare una vaschetta per i bisogni, come i gatti, su cui si può porre del normale ghiaino o della segatura. Sul fondo della gabbia non si devono collocare materiali come trucioli, segatura o simili, bensì degli stracci.

La temperatura ideale dell’ambiente è di 15-21°C. I furetti tollerano bene il freddo, ma non il calore eccessivo: una temperatura ambientale superiore a 30°C può causare un colpo di calore e la morte.

L’ambiente in cui vengono lasciati liberi i furetti deve essere messo in sicurezza e controllato attentamente per eliminare ogni pericolo. I furetti sono attivi e curiosi, amano investigare ogni cosa, possono infilarsi in spazi angusti e riuscire quindi a scappare o a mettersi in situazioni pericolose. E’ molto importante tenere fuori dalla portata del furetto tutto ciò che gli può causare danno come i fili elettrici, detergenti, sigarette, farmaci. Sono particolarmente pericolosi gli oggetti di gomma e di plastica tenera o sostanze simili (giocattoli, spugne, gomme da cancellare, rivestimenti isolanti delle tubature, guanti da cucina, imbottiture dei cuscini, ecc.) verso cui i furetti, soprattutto giovani, provano un’irresistibile attrazione e che tendono a fare a pezzi e ingoiare, con conseguente ostruzione intestinale. Nell’ambiente in cui viene lasciato libero il furetto si devono collocare alcune vaschette igieniche, preferibilmente in corrispondenza degli angoli.

Il furetto può essere portato all’aperto, purché sotto stretto controllo per evitare fughe e attacchi da parte di cani. Per evitare che scappi gli si può applicare un collare a pettorina e un guinzaglio.

Il furetto può facilmente convivere con altri furetti, soprattutto se il gruppo è formato quando gli animali sono ancora giovani. Non è compatibile con conigli, roditori e uccelli.

PROFILASSI
I furetti devono essere vaccinati contro il cimurro a partire da 6 settimane di età, con un richiamo ogni 3 settimane fino al compimento di 14 settimane. In seguito, si effettuano richiami annuali per tutta la vita. Sono sicuri i vaccini che si utilizzano nel cane, purché non coltivati su cellule di furetto.

Se necessario, possono essere vaccinati contro la rabbia utilizzando i vaccini spenti per cani e gatti, a partire da 3 mesi di età con richiami annuali. I vaccini vivi non devono essere utilizzati in quanto possono indurre la malattia.

Il furetto non è suscettibile al virus dell’enterite del visone, al parvovirus della gastroenterite del cane, al virus dell’epatite del cane, al virus della leucemia felina, della gastroenterite del gatto e delle malattie respiratorie del gatto, quindi non si deve vaccinare contro queste malattie.

Dove è presente la filariosi cardiopolmonare, si deve effettuare la profilassi con gli stessi prodotti e con le stesse modalità impiegate nel cane.

STERILIZZAZIONE
I furetti da compagnia devono essere necessariamente sterilizzati. I maschi interi emanano un odore particolarmente intenso e possono essere aggressivi, inconvenienti eliminati con l’orchiectomia. Le femmine non sterilizzate possono facilmente andare incontro ad una fatale anemia da estrogeni (iperestrogenismo) se restano in calore senza accoppiarsi.

I furetti provenienti dagli allevamenti intensivi sono messi in vendita già sterilizzati. Quelli provenienti dagli allevatori amatoriali vengono generalmente venduti interi e possono essere sterilizzati verso la fine dell’inverno successivo alla nascita. È possibile sterilizzare la femmina anche se è già in calore purché questo non sia iniziato da più di un mese, in caso contrario è necessario eseguire un esame emocromocitometrico per verificare che non si siano già instaurati problemi di iperestrogenismo. Alcuni autori suggeriscono di sostituire la sterilizzazione chirurgica, in entrambi i sessi, con quella chimica (tramite l’impianto di deslorelina) per prevenire la possibile insorgenza di malattia surrenalica.

L’asportazione delle sacche anali per ridurre l’odore emesso dai mustelidi è inutile e può causare danni allo sfintere anale. L’odore emanato da questi animali dipende dalla secrezione delle ghiandole sebacee cutanee, che sono sotto l’influenza degli ormoni sessuali, quindi viene controllato solo con la sterilizzazione.

LEGISLAZIONE
Il furetto è di libera vendita e non necessita di documenti particolari. Dal punto di vista legislativo è considerato un animale domestico a tutti gli effetti e ne è quindi proibita la liberazione in natura e l’abbandono. Per passare la frontiera italiana deve sottostare agli stessi obblighi di legge del cane: inserimento del microchip, compilazione del passaporto, vaccinazione antirabbica un mese prima della partenza e certificato di buona salute. Nelle zone del Nord-Est dove è obbligatoria la profilassi vaccinale antirabbica nei cani, la vaccinazione nel furetto è consigliata ma non obbligatoria.

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