Termine

Disciplina

Specie

Utenti
12143
Schede
512

Lussazione del cristallino nel cane e nel gatto

  • Disciplina: Oftalmologia
  • Specie: Cane

Con il termine lussazione del cristallino o lente si intende lo spostamento completo di questa struttura anatomica rispetto alla sua sede naturale localizzata nella fossa ialoidea, mentre la dislocazione parziale prende il nome di sublussazione (Fig. 1). Affinché ciò avvenga occorre la parziale o completa rottura delle fibre zonulari che ancorano i processi ciliari all'equatore della lente. In seguito a tale evento il cristallino può spostarsi completamente in senso anterogrado in camera anteriore, posteriormente in camera vitreale oppure rimanere bloccato a livello del foro pupillare. In fasi particolari o cronicizzate la lente può essere completamente dislocata posteriormente e localizzarsi a livello della cavità vitreale sul fondo del globo oculare. Nell'ambito di questi spostamenti la lente può assumere posizione mediale, laterale, ventrale e più raramente dorsale.

Se il movimento avviene in senso retrogrado la camera anteriore risulta aumentata in profondità e in alcuni casi asimmetrica. Questi spostamenti possono avvenire solo in presenza concomitante di degenerazione del vitreo o vitreosineresi caratterizzata da una forma di liquefazione con conseguente perdita di consistenza del vitreo e della rottura della porzione anteriore della membrana ialoidea. La dislocazione in senso anterogrado della lente determina invece una diminuzione della profondità della camera anteriore e spostamento in avanti dell’iride. A volte la lente può muoversi liberamente dalla porzione posteriore e dalla camera vitreale verso la camera anteriore o viceversa.

La dislocazione della lente permette l’osservazione della sua zona equatoriale, normalmente non valutabile se non a pupilla ampiamente dilatata e con l’utilizzo del biomicroscopio, creando un’immagine caratteristica e patognomonica che viene definita crescente afachico. Esso rappresenta un’area non coperta dalla lente che permette l’osservazione del riflesso del fondo oculare, che si presenta solitamente a forma di mezza luna più o meno ampia, in base al grado di spostamento della lente. Il crescente afachico può essere posizionato dorsalmente, medialmente, centralmente o lateralmente a seconda che la lente sia spostata rispettivamente in posizione ventrale, laterale, dorsale o mediale (Fig. 2). Spesso, in corso di lussazione o sublussazione del cristallino, si osservano porzioni di vitreo prolassate in camera anteriore. In seguito al movimento parziale o completo del cristallino può venirsi a creare il segno clinico della facodonesi e della iridodonesi. Con il termine facodonesi si intende un lieve movimento della lente all’interno del globo oculare in seguito al movimento dello stesso, mentre iridodonesi rappresenta il movimento dell'iride in seguito al mancato contatto con la struttura lenticolare retrostante. Lo spostamento della lente può determinare nelle fasi croniche la sua completa opacificazione o cataratta.

EZIOLOGIA E MECCANISMI PATOGENETICI
La lussazione della lente può essere considerata congenita, primaria e secondaria.

La forma congenita è spesso associata ad altre anomalie oculari ed è presente al momento della nascita o successivamente ad essa nel primo periodo di vita.

La lussazione primaria è presente in soggetti nei quali non è possibile identificare una causa scatenante. Essa si manifesta con maggior incidenza in alcune razze, quali:

  • Australian blue Heeler
  • Border collie
  • Fox terrier a pelo duro
  • Jack russell terrier
  • Miniature bull terrier
  • Pastore tedesco
  • Sealyham terrier
  • Shar Pei
  • Tibetan terrier
  • Volpino italiano

Si presenta per lo più bilateralmente anche se non necessariamente in modo contemporaneo, l’età di insorgenza varia a seconda delle differenze razze (età media dai 3 ai 6 anni) e sebbene in molti cani non sia stata definita la modalità si ritiene che la causa genetica possa essere uno degli elementi scatenanti tale patologia.

La lussazione secondaria della lente consegue solitamente a fenomeni infiammatori cronici da cause varie che creano l’indebolimento e la rottura dell’apparato sospensore zonulare oppure, meno frequentemente, deriva da fenomeni traumatici acuti. Anche la presenza di neoplasie intraoculari può causare in modo meccanico lo spostamento e la conseguente sublussazione o lussazione della lente in seguito all'accrescimento della neoformazione stessa. In corso di glaucoma con buftalmo secondario si ha disinserzione delle fibre zonulari in seguito all’aumento di volume del globo. In caso di cataratta intumescente si ha rottura delle fibre secondaria all’aumento di volume della lente e all’infiammazione concomitante (uveite facolitica lente-indotta).

DIAGNOSI
La diagnosi di sublussazione e lussazione della lente può essere effettuata su base clinica attraverso l’utilizzo di strumentazioni adeguate che forniscano un ingrandimento sufficiente alla corretta osservazione della struttura anatomica lenticolare. In molti casi di sublussazione è necessario somministrare un midriatico, possibilmente ad azione breve, al fine di poter identificare il bordo della lente e conseguentemente diagnosticarne il suo spostamento. Nei casi in cui, in seguito a patologie di varia natura, la cornea risultasse opacizzata e pertanto non fosse possibile identificare le strutture anatomiche retrostanti può essere di ausilio l’esame ecografico con sonde di appropriata frequenza.

COMPLICANZE
In seguito a lussazione della lente si possono avere a livello oculare complicanze secondarie quali insorgenza di glaucoma, lesioni secondarie a livello corneale dovute al contatto tra la lente posizionata in camera anteriore e l'endotelio corneale stesso, uveite cronica, distacchi retinici.

TERAPIA
La terapia della lussazione può essere di tipo conservativo o chirurgico in relazione al posizionamento della lente stessa, alla durata della patologia, allo stato visivo dell'animale, alle sue condizioni generali e alla sua età. Nel caso la lente sia lussata o sublussata posteriormente o si trovi in camera vitreale può essere indicato l’utilizzo di farmaci ad azione miotica al fine di impedirne lo spostamento in camera anteriore o evitare il cosiddetto blocco pupillare (intrappolamento della lente stessa a livello del foro pupillare). Queste due evenienze possono frequentemente creare i presupposti per lo scatenarsi di un glaucoma acuto secondario (Fig. 3).

Nel caso la lente sia posizionata in camera anteriore è consigliabile la sua asportazione chirurgica attraverso incisione della cornea e asportazione della lente stessa (tecnica intracapsulare) oppure anche tramite intervento di facoemulsificazione (tecnica extracapsulare). Dopo tale intervento il soggetto può essere lasciato afachico (privo della lente) oppure può essere inserita una lente intraoculare fissata all’interno del solco. In alcuni casi si può, attraverso l’esecuzione di una lieve pressione digitale sulla cornea e avendo cura di tenere il capo reclinato, cercare di fare nuovamente lussare la lente dalla camera anteriore alla vitreale senza eseguire pertanto alcun intervento chirurgico. Tale manovra può essere più facilmente eseguita con l’animale in sedazione e dopo la somministrazione di farmaci iperosmotici, atti a ridurre il volume del vitreo.

LA LUSSAZIONE DELLA LENTE NEL GATTO
La lussazione della lente del gatto è solitamente una conseguenza di uveite anteriore (pars planite),  trauma o glaucoma. In questa specie si riscontra una maggiore incidenza nei soggetti affetti da toxoplasmosi o da sindrome da immunodeficienza felina. La patogenesi delle forme secondarie è del tutto simile a quella del cane. Nel gatto è descritta una lussazione primaria della lente associata a microfachia. La terapia chirurgica prevede l’asportazione della lente lussata nel caso essa sia pervenuta nella camera anteriore.


Bibliografia

  1. Curtis R, Barnett KC.Primary lens luxation in the dog. J Small Anim Pract. 1980. Dec;21(12):657-68.
  2. Curtis R.Lens luxation in the dog and cat. Vet Clin North Am Small Anim Pract. 1990 May;20(3):755-73. Review.
  3. Gwin R,Samuelson D,Powell N,et al.Primary lens luxation in the dog associated with lenticular zonule degeneration and its relationship to glaucoma. J Am Anim Hosp Assoc 1982;18:485-491.
  4. Slatter D. Disease of the canine lens and cataract formation. In: Slatter D, ed. Fundamentals of Veterinary Ophthalmology. 4rd ed. Philadelphia: Saunders WB, 2007: 859-887.
  5. Slatter D. Surgery of the canine lens. In: Slatter D, ed. Fundamentals of Veterinary Ophthalmology. 4rd ed. Philadelphia: Saunders WB, 2007: 888-931.
SCIVAC

Novità editoriali

Eventi

Sponsorizzato da Advantix e Seresto
0
Shares

Like what you see?

Hit the buttons below to follow us, you won't regret it...

0
Shares