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Retrovirus felini: alterazioni midollari

  • Disciplina: Malattie infettive
  • Specie: Gatto

La depressione midollare è la più frequente sindrome clinica direttamente legata alla presenza del virus FeLV (virus della Leucemia Felina) ed è la conseguenza di un’infezione virale primaria delle cellule staminali emopoietiche o delle cellule stromali che costituiscono l’ambiente di supporto per le cellule emopoietiche. La forma più frequente di alterazione è una ipoplasia midollare che porta alla comparsa di una citopenia periferica di una o più  linee cellulari, eritroide-mieloide-megacariocitica (bi-pancitopenia). L’anemia rigenerativa, nei gatti FeLV, è meno frequente della forma non-rigenerativa e si manifesta solitamente in presenza di co-infezioni da Mycoplasma haemofelis o M. haemominutum o di un’anemia emolitica immunomediata. Quest’ultima è presente in circa un terzo dei casi in gatti FeLV positivi; in alcuni casi precede la comparsa di un'altra patologia mieloproliferativa o di un linfoma. La FeLV è inoltre causa frequente di trombocitopenia e granulocitopenia.  

Sia il  FeLV che il Virus dell’Immunodeficienza Felina (FIV) sono tra le cause infettive più comunemente associate a neutropenia. L’infezione da FeLV comporta la distruzione delle cellule staminali ematopoietiche e la mancata maturazione dei neutrofili, associate a un’alterazione del microambiente. Se secondarie, tali infezioni sono responsabili di un maggiore consumo. Anche le infezioni da FIV possono essere responsabili della neutropenia, ma, in genere, quest’ultima tende a essere di entità lieve e transitoria e manifestarsi nelle prime settimane dall’infezione; in questo caso la neutropenia pare scaturire da una mancata differenziazione tra monociti e granulociti.

Nella maggior parte dei gatti con anemia da infezione da FeLV è presente macrocitosi e conseguente anisocitosi, e tale anormalità può essere presente sia in corso di anemia rigenerativa che non-rigenerativa. Alcuni gatti FeLV-positivi possono comunque presentare una marcata anisocitosi anche in presenza di un MCV normale e circa il 50% dei gatti FeLV-positivi può mostrare una macrocitosi anche in assenza di anemia; il riscontro di macrocitosi in un animale sano deve sempre suggerire l’esecuzione di un test FeLV.

È stato suggerito che la macrocitosi potrebbe indicare un periodo di intensa eritropoiesi prima dell’insorgere di una anemia ipoproliferativa, ma la vera natura del fenomeno non è ancora stata chiarita.

Ipoplasia Midollare Retrovirus-Associata
Da un punto di vista diagnostico in tutte le forme di ipoplasia midollare si osserva anemia non rigenerativa normocitica normocromica senza rilievi morfologici particolari. La diagnosi può essere raggiunta solo mediante anamnesi ed esami collaterali (es: riscontro di insufficienza epato-renale, dosaggio di eventuali composti chimici sospetti, esami sierologici per malattie infettive) o attraverso un esame del midollo osseo che può far rilevare l’eventuale presenza di alterazioni midollari.

Anemia aplastica FeLV-associata
Anemie aplastiche particolari sono associate a forme infettive quali FIV e FeLV nel gatto e parvovirosi ed ehrlichiosi nel cane. L’anemia in corso di FeLV è particolarmente complessa da diagnosticare perché può avere diversi meccanismi patogenetici. FeLV predispone ad infiammazioni croniche e quindi l’anemia può assumere le caratteristiche tipiche di questa forma (vd. Anemia da infiammazione cronica); in alcuni casi però l’infezione dei precursori midollari porta a comparsa di aplasia eritroide selettiva senza alterazioni della linea bianca o, ancor più raramente, a forme emolitiche, caratterizzate, quindi, da anemia rigenerativa macrocitica ipocromica.

L’Anemia Aplastica Vera è una evenienza rara in corso di infezione da FeLV, sebbene storicamente associata all’infezione da FeLV-sottogruppo C (Peterson et al 1988, Dornsife et al 1989).Solitamente si intende con questo termine una depressione midollare selettiva riguardante i soli eritrociti (pure red cell aplasia o PRCA). Tale sindrome è caratterizzata da ipocellularità midollare con sostituzione del tessuto totipotente con materiale grasso (Brunning 1989, Weiss 2000).  In corso di infezione da FeLV, cosi come per FIV, più frequentemente abbiamo un interessamento anche delle altre linee cellulari (pancitopenia). La PRCA è una forma grave e rara di anemia immunomediata non rigenerativa e può essere diagnosticata solamente con un esame del midollo osseo. La PRCA è caratterizzata da una completa o quasi completa assenza di precursori eritroidi nel midollo osseo, con una concomitante plasmocitosi e linfocitosi midollare. Il conteggio dei leucociti e delle piastrine sono nei range di referenza.

Le cause di anemia aplastica sono in realtà molteplici( Miura et al 1991, Nissen 1991): numerose sostanze chimiche e farmaci (benzene, composti dell’arsenico, estrogeni, DDT, antagonisti dell’acido folico, sulfamidici, fenilbutazone, piombo, metimazolo, griseofulvina), nonché malattie sistemiche (infiammazione cronica, infezioni, neoplasie, insufficienza renale o epatica) o a primaria localizzazione endomidollare (osteomieliti, leucemie) possono indurre una depressione midollare selettiva, riguardante i soli eritrociti.

In uno studio del 2005 (Weiss DJ 2006) che ha valutato 13 casi di Anemia Aplastica Felina confermata all’esame midollare, solo 2 soggetti sono risultati FeLV positivi; la caratteristica saliente di questi pazienti, confermata da altri studi, è che solo soggetti molto giovani (1-2 anni di età) presentano l’associazione FeLV-Anemia Aplastica. La conclusione dello studio è che comunque questa patologia è raramente associate alle infezioni con  retrovirus, mentre è più frequentemente conseguenza dell’insufficienza renale cronica.

Anemia da malattia infiammatoria cronica
Un tipo particolare di anemia aplastica è quella che si rileva in corso di processi infiammatori durante i quali i sistemi di difesa dell’organismo tendono a sequestrare il ferro che potrebbe venire utilizzato dai batteri per le loro attività metaboliche. In corso di flogosi si assiste quindi ad iposideremia ma ad aumento della ferritina. In questi casi si attivano fenomeni di eritrofagocitosi sistemici da parte dei macrofagi e diminuisce la produzione di eritropoietina. Da un punto di vista diagnostico,  nelle anemie da flogosi cronica si dovrebbero rilevare, oltre ai segni di flogosi (leucocitosi, aumento delle proteine di fase acuta, ecc), anche un’anemia normocitica normocromica non rigenerativa associata alle sopracitate alterazioni di ferro e ferritina ed a diminuzione dell’eritropoietina circolante. Il  midollo in questi casi mostra depressione selettiva della linea eritroide (con aumento del ferro evidenziabile mediante colorazione con blu di prussia) e, frequentemente, iperplasia mieloide con possibili segni di eritrofagocitosi. Le forme da infiammazione cronica sono particolarmente frequenti, sia in conseguenza di processi infiammatori aspecifici sia in corso di patologie specifiche quali la peritonite infettiva felina (FIP) e  FIV e FeLV. In tali situazioni si osserva, come abbiamo detto, anemia normocitica normocromica non rigenerativa, associata a leucocitosi neutrofila e linfopenia (solo in corso di FIV e/o FeLV può contemporaneamente essere presente leucopenia).

Una anemia aplastica può essere riscontrata infine in corso di leucemie, per sostituzione neoplastica del midollo eritropoietico. In questi casi accanto alla solita anemia non rigenerativa normocitica normocromica si rileva leucocitosi con elementi neoplastici circolanti. L’esame del midollo osseo diventa indispensabile per giungere alla corretta classificazione non solo dell’anemia ma anche del tipo di leucemia.

Bibliografia


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  3. Lewis HB, Rebar AH (1979) Bone Marrow Evaluation in Veterinary Practice. St. Louis, MO: Ralston Purina Co.
  4. Miura A, Endo K, Sugawara T, Kameoka J, Watanabe N, Meguro K, Fukuhara O, Stao I, Suzuki C, Yoshinaga K (1991) T cell-mediated inhibition of erythropoiesis in aplastic anemia: the possible role of IFN-g and TNF-a. British Journal of Haematology 78, 442e449.
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