Sinoviosarcoma del cane e del gatto
- Disciplina: Oncologia
- Specie: Cane e Gatto
Il sinoviosarcoma è un tumore osseo secondario. Si definisce secondario un tumore osseo che origina da disseminazioni metastatiche ossee (provenienti da neoplasie localizzate in altri distretti o da tumori primari dell’osso) o da invasione ossea secondaria (per contiguità del tumore all’osso).
Tumori ossei secondari |
Metastatici
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Invasivi, infiltrativi
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A lungo considerato il più frequente tra i tumori a localizzazione sinoviale, il sinoviosarcoma (SNS) origina dai sinoviociti della capsula articolare e della guaina tendinea (Fairley, 2002). Recentemente è stato però evidenziato che i sarcomi istiocitici e i mixosarcomi hanno una maggior incidenza rispetto al SNS (Craig et al, 2002). La differenziazione deve essere fatta con l’immunoistochimica.
Il SNS coinvolge cani di grossa taglia e di età media (8,7 anni). Non è segnalata una predisposizione di sesso, mentre le razze più a rischio includono il Golden retriever e il Flat coated retriever. Si localizza a carico delle articolazioni soprattutto a livello di ginocchio e gomito (Fig. 1).
Clinicamente si apprezza una tumefazione a livello articolare e i soggetti manifestano zoppia. È localmente invasivo e radiograficamente è possibile apprezzare gradi variabili di lisi ossea subcondrale, proliferazione periostale, tumefazione dei tessuti molli periarticolari. Le alterazioni sono apprezzabili a livello dei due capi articolari, caratteristica che lo differenzia dai tumori ossei primari. E’ possibile riscontrare fratture patologiche. E’ in grado di metastatizzare sia a livello linfonodale che polmonare. Circa il 22-25% dei soggetti è metastatico alla presentazione (Vail et al, 1994; Craig et al, 2002).
L’approccio diagnostico è sovrapponibile a quanto descritto per l’osteosarcoma (OSA) appendicolare. Va ricordato che il prelievo di sinovia non è quasi mai diagnostico. La chirurgia ad ampio margine (amputazione dell’arto) rappresenta il trattamento di scelta. La sopravvivenza media dei soggetti trattati con amputazione o con resezione marginale è rispettivamente di 850 e 455 giorni (Fox et al, 2002). Chemioterapia (doxorubicina) e radioterapia sono state impiegate a scopo adiuvante ma non è nota la loro reale efficacia a causa della scarsa casistica a riguardo.
La prognosi è influenzata dallo stadio clinico, dal grado istologico e dall’ampiezza della chirurgia. La sopravvivenza mediana dei cani con metastasi linfonodali o polmonari alla presentazione è estremamente ridotta rispetto a quella dei soggetti non metastatici (6 versus 36 mesi) (Vail et al, 1994). I cani con SNS di grado III hanno sopravvivenze ridotte (7 mesi) rispetto a quella dei soggetti con SNS do grado I (48 mesi) e II (36 mesi) (Vail et al, 1994).
È descritto anche nel gatto con caratteristiche simili a quelle riportate nel cane. In questa specie animale però il coinvolgimento osseo secondario è raro (Liptak et al, 2007).
Bibliografia
- Craig, L.E., Julian, M.E., Ferracone, J.D., 2002. The diagnosis and prognosis of synovial tumors in dogs: 35 cases. Veterinary Pathology 39(1),66-73.
- Fairley, R., 2002. Synovial tumors in dogs. Veterinary Pathology 39(3),413-4.
- Fox, D.B,. Cook, J.L., Kreeger, J.M., Beissenherz, M., Henry, C.J., 2002. Canine synovial sarcoma: a retrospective assessment of described prognostic criteria in 16 cases (1994-1999). Journal of American Animal Hospital Association 38(4),347-55.
- Liptak, M.J., Forrest, L.J., 2007. Soft tissue sarcomas. In: Withrow, S.J., Vail, D.M. (Eds.),Withrow and MacEwen’s Small Animal Clinical Oncology. Saunders, Elsevier, St. Louis, MI, USA, pp. 425-454.
- Vail, D.M., Powers, B.E., Getzy, D.M., Morrison, W.B., McEntee, M.C., O'Keefe. D.A., Norris, A.M., Withrow, S.J., 1994. Evaluation of prognostic factors for dogs with synovial sarcoma: 36 cases (1986-1991). Journal of American Veterinary Medical Association205(9):1300-7.